Sguardo del capitano. Colombo, von Humboldt e Shackleton, tre grandi esploratori capaci di vedere oltre (Lo)

Riferimento: 9788804745938

Editore: Mondadori
Autore: Colombo Paolo
Collana: Le scie. Nuova serie
In commercio dal: 08 Febbraio 2022
Pagine: 180 p., Libro rilegato
EAN: 9788804745938
21,00 €
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Descrizione

Il nostro mondo ha più fame di eroi di quanto sembri. E se - come qualcuno ha giustamente detto - è «beato il popolo che non ha bisogno di eroi», forse è fortunato anche il popolo che li sa scegliere, i propri eroi. Questo libro nasce per darci delle possibilità di scelta in più. Paolo Colombo torna indietro nel tempo alla ricerca di capitani coraggiosi che, attraverso le loro imprese, possano essere di ispirazione anche per il difficile periodo che stiamo vivendo. E raccoglie le storie di tre uomini capaci di visione, di leadership, di determinazione: storie in grado di emozionarci e farci riflettere. Con un avvincente stile narrativo, l'autore ci restituisce così un insolito Cristoforo Colombo (1451-1506), la cui fama sfolgorante finisce quasi sempre per oscurare la parte per certi versi più drammatica della sua esistenza, quella successiva al primo sbarco sul continente americano. Ci racconta poi la figura, immeritatamente poco conosciuta, di Alexander von Humboldt (1769-1859), naturalista, esploratore, geografo, botanico nonché consigliere del sovrano prussiano, che con due secoli di anticipo denuncia i pericoli e le conseguenze dell'irresponsabile sfruttamento umano della natura e dell'ambiente, intuendo persino le delicate e complesse questioni alla base del cambiamento climatico. La storia di Ernest Shackleton (1874-1922), infine, quanto a eroismo non ha nulla da invidiare all' Odissea: partito per una spedizione che si prefigge di attraversare a piedi l'Antartide, resta bloccato sui ghiacci insieme al suo equipaggio, ma, dopo aver superato innumerevoli ostacoli e traversie, riporta tutti a casa sani e salvi. Tre grandi capitani, dunque, che col loro esempio possono farci da guida nello sforzo con cui ciascuno di noi, alla fine di ogni giorno, «tra tempeste improvvise, bonacce sfibranti, infidi pericoli» conduce in porto la navicella della propria vita.