Neuroscienze cognitive della musica. La neurobiologia della mente musicale

Riferimento: 9788808599315

Editore: Zanichelli
Autore: Proverbio Alice Mado
In commercio dal: 2025
Pagine: 384 p., Prodotto in più parti di diverso formato
EAN: 9788808599315
43,00 €
Quantità
Disp. in 2/3 gg lavorativi

E-Book non acquistabile

Descrizione

Neuroscienze cognitive della musica è una panoramica sulle basi scientifiche della capacità umana di percepire, eseguire, godere e guarire attraverso la musica, unita a un'esposizione lineare dei principi generali della fisiologia sensoriale e delle neuroscienze, che rende l'opera adatta anche a chi non ha una formazione specifica. I fondamenti dell'acustica, della fisiologia uditiva, dei metodi neuroscientifici e degli approcci alla misurazione dell'attività cerebrale sono spiegati con chiarezza, così come i meccanismi neurali coinvolti nel canto e nella pratica strumentale. Questa nuova edizione include e integra i contenuti dell'opera Percezione e creazione musicale (Zanichelli, 2022), abbracciando l'intero universo delle neuroscienze musicali, dalla neuroplasticità alla neuroestetica. Contiene tre nuovi capitoli: Psicoacustica (cap. 9), Seguire il ritmo e muoversi a tempo (cap. 14) e Ipoacusia nel musicista professionista, sordità per i toni e amusia ritmica (cap. 26). Dedica anche maggior spazio alle patologie, alla musicoterapia e all'apprendimento della musica in età adulta. Il libro mostra come la musica interagisce con il cervello, modellandolo nel corso della vita e rivelandosi un potente motore di neuroplasticità, cognizione e salute. Nei contesti clinici la musica è da tempo utilizzata per sostenere il recupero del linguaggio nell'afasia, aiutare la funzione motoria nel morbo di Parkinson e nell'ictus e migliorare il benessere emotivo nella depressione e nella demenza; in generale, la formazione musicale rafforza nelle persone anziane la memoria, la riserva cognitiva e le funzioni esecutive, offrendo protezione dalle malattie neurodegenerative e supportando la resilienza. Nell'opera sono, inoltre, discusse le prospettive legate alle nuove interfacce che collegano l'attività cerebrale con la musica generativa. La parte finale presenta storie di diversi grandi musicisti che hanno sofferto di malattie neurologiche, come Beethoven e Ravel.