La resilienza del sistema finanziario alle crisi di liquidità degli intermediari e al rischio sovrano

Riferimento: 9788825541489

Editore: Aracne
Collana: Finance & Development
In commercio dal: 21 Dicembre 2021
Pagine: 156 p., Libro in brossura
EAN: 9788825541489
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Descrizione

La crisi economico-finanziaria generata dallo scoppio della pandemia da Covid-19 nel marzo del 2020 ha sollevato importanti questioni riguardo la solidità e la resilienza del sistema finanziario internazionale. Inoltre, la recente crisi ha riacceso il dibattito sulla migliore gestione degli shock sui debiti sovrani e delle crisi di liquidità degli intermediari, e non solo bancari, come per esempio i fondi di investimento e, in particolare, gli hedge fund. Nonostante Basilea III abbia introdotto nuove regole sui rischi di liquidità e di leva e nuovi cuscinetti di capitale bancario a copertura delle perdite in situazioni di stress sia sistematico che idiosincratico, il recente aumento della volatilità del mercato mobiliare, il cambiamento strutturale delle fonti di finanziamento e la contrazione del ricorso ad attività liquide, hanno acuito il problema della gestione del rischio di liquidità, soprattutto per gli intermediari non bancari. Attualmente, i modelli di stress-testing utilizzati dalle banche sono basati essenzialmente su dati estratti da eventi di mercato verificatisi durante la crisi finanziaria globale del 2007-2008. Tuttavia, larga parte delle recenti perturbazioni sul mercato della liquidità non vengono catturate da questi modelli. Inoltre, nell'ultimo decennio il settore non bancario ha avuto un notevole sviluppo. In particolare nell'Unione Europea, i conti di credito non bancari costituiscono a oggi circa un terzo del totale del finanziamento a cui le imprese ricorrono per svolgere le proprie attività. Inoltre, anche la percentuale di titoli di debito negoziabili è più che raddoppiata dalla crisi finanziaria del 2008. Tali sviluppi sono positivi, poiché permettono una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento che consente di distribuire il rischio e di allocare le risorse finanziarie in modo più efficiente; tuttavia possono anche minare la resilienza del sistema finanziario in situazioni di stress, poiché le Banche Centrali non possono svolgere il ruolo di prestatore di ultima istanza nei confronti degli intermediari non bancari. Tali fragilità sono emerse in maniera evidente allo scoppio della pandemia. Nella primavera del 2020, il livello di stress sistemico registrato sia negli USA che nell'area Euro ha raggiunto livelli simili a quelli toccati nella crisi finanziaria globale del 2008.