Eugenio Montale. Il tu e la cultura ebraica

Riferimento: 9788822923974

Editore: Quodlibet
Autore: Fraccacreta Alberto
Collana: Quodlibet studio. Lettere
In commercio dal: 09 Luglio 2025
Pagine: 160 p., Libro in brossura
EAN: 9788822923974
18,00 €
Quantità
Disp. in 2/3 gg lavorativi

E-Book non acquistabile

Descrizione

È possibile che la poesia montaliana sia sulle tracce della terra di Canaan? Pervaso da un profondo «senso dell'arca», Eugenio Montale ha sviluppato un progressivo interesse sin dagli Ossi di seppia e poi nel cuore delle Occasioni e della Bufera e altro - come di recente ha notato la critica più attenta - verso la cultura e la mistica ebraica. Non una ricerca sistematica, né tanto meno dogmatica: vale per lui quello che disse di Kafka, «il simbolo brilla di luce solare e sconfigge ogni interpretazione esclusiva». Eppure nel Femminile cabalistico delle destinatarie della sua lirica, nel simbolismo autoriflesso della sua attività di traduttore e persino nel ruolo di inviato del «Corriere della Sera» (particolarmente nei viaggi in Siria e in Palestina), Montale - novello Zaccheo, «Nestoriano smarrito» - ha intravisto il sacro biblico ed evangelico, problematizzandolo. L'«iddia che non s'incarna» e il Dio «con la barba» ne sono testimonianza. Ne è testimonianza anche l'orto del Getsemani: lì, per ammissione dello stesso Montale, «nemmeno il cuore più indurito può trattenere la commozione vedendo la più che bimillenaria lastra di pietra sulla quale il Salvatore, per lunga e ininterrotta tradizione, si adagiò e pianse».