Colpo grosso. Bande e solisti della rapina all'italiana

Riferimento: 9788887578874

Editore: Zona
Autore: Piscitelli Olga
Collana: L'Italia criminale
In commercio dal: 11 Aprile 2005
Pagine: 160 p., Libro in brossura
EAN: 9788887578874
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Descrizione

Documentato come un'inchiesta, appassionante come un poliziesco, tragico come un noir. La storia della rapina all'italiana è fatta di vicende e nomi assai noti: la tuta blu di via Osoppo Ugo Ciappina, il solista del mitra Luciano Lutring , il compagno bandito Pietro Cavallero, il ladro cortese Horst Fantazzini, faccia d'angelo Francis Turatello, il capo del clan dei Marsigliesi Albert Bergamelli, il bel René Vallanzasca, Francesco Gorla e Sebastiano Mazzeo, gli spietati mitraglieri di via Imbonati, il giustiziere rosso Cesare Battisti. Sul fronte delle vittime, il benzinaio Francesco Cutuli, che nel 1995 a Carate Brianza freddò due rapinatori e nel 2003 fu assolto da ogni accusa, aprendo quella stagione di discussioni e polemiche che dura ancora oggi, circa i limiti della legittima difesa o il presunto diritto di ciascuno a farsi giustizia da sé. Epicentro del fenomeno la città di Milano e il suo hinterland: la capitale finanziaria d'Italia, nel primo e secondo dopoguerra, è stata il principale teatro dei più sanguinosi ed eclatanti episodi criminali legati al denaro, un delirio senza confini di classe, ideologici o morali, sullo sfondo di un'Italia che cambia. Ma non è tutto. C'è la rapina del secolo messa a segno dal terrorista nero Valerio Viccei a Londra nel 1987: sessanta milioni di sterline (centocinquanta miliardi di vecchie lire) in gioielli e valori, prelevati senza colpo ferire dal deposito più blindato al mondo, il Knightsbridge Safe Deposits Center dei Lloyd's. O la rapina più balorda, quella simulata nel 1997 dagli amanti di Capriolo, paesino in provincia di Bergamo, per coprire con gratuita violenza una storia di sesso. Fu una rapina maldestra a incastrare, in quello stesso periodo a Milano, Gaspare Zinnanti, serial killer che aveva purificato dall'empietà tre poveri cristi a colpi di martello. C'è poi chi dall'assalto a mano armata è diventato un regista di successo, come José Giovanni. O chi, grazie al genio di Laurie Anderson, è evaso virtualmente dal carcere grazie a una installazione multimediale, come Santino Stefanini.